See on Scoop.it – Gilda35 Lab
Gli eventi ci superano. A volte ci affiancano. Oggi ci sono stati i funerali di stato per il sindacalista siciliano Placido Rizzotto, ucciso nel 1948 a soli 34 anni. Ucciso e fatto sparire perchè del corpo non rimanesse traccia. Tornato dalla guerra, prima soldato e poi partigiano, viene preso da un gruppo di persone guidate da Luciano Liggio, che sarà uno dei più importanti boss della mafia, ucciso e scaraventato in un fosso. Bisognerà aspettare il 9 marzo 2012, 64 anni dopo, perchè l’analisi del DNA dimostri che alcuni resti ritrovati in una grotta a Rocca Busambra sono proprio quelli del sindacalista assassinato. Sulla vicenda c’è un interessante film di Pasquale Scimeca, datato 2000, con Marcello Mazzarella nei panni del protagonista. Interessante e nulla più. Qui non è il film in se stesso a essere mancante, ma proprio l’idea generale di un film sulla mafia o sulla criminalità organizzata in Italia. Forse perchè non basta o non basta più, perchè la storia e le storie di mafia non riguardano solamente il Sud, non riguardano solamente il crimine, non riguardano solamente l’economia. Basta un’estetica della mafia?
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